La pausa invernale è il momento migliore per pensare con calma al progetto di restyling del tuo giardino, soprattutto se l’idea è quella di installare una piscina. Grande o piccola? Interrata o fuori terra? Sono tutte scelte che influiscono su tempi e permessi di costruzione.
Tipologie di piscine: non tutte hanno bisogno del permesso
L’occhio spesso vuole la sua parte: l’aspetto estetico della piscina in giardino deve viaggiare di pari passo con le esigenze funzionali e di spazio.
La prima cosa da scegliere è allora la tipologia di piscina:
- Una piscina fuori terra è la soluzione perfetta per chi vuole una piscina semplice e veloce da montare (e all’occorrenza smontare), ma non vuole intraprendere lavori edili che modificherebbero in maniera permanente l’aspetto del giardino.
- Una piscina interrata è la soluzione ideale per chi vuole realizzare un progetto che dura nel tempo e dona un tocco di classe ed eleganza al giardino e fiducioso dei benefici che lo attendono, è pronto a intervenire con lavori edili che necessitano di autorizzazione.
Permessi per piscine interrate
Se hai deciso di installare una piscina interrata nel tuo giardino, la prima cosa da fare è contattare l’ufficio tecnico del tuo comune per verificare qual è la procedura più corretta da seguire per richiedere l’autorizzazione dei lavori edili. La normativa a livello nazionale è quella del Testo Unico dell’Edilizia, ma di fatto ogni Regione e ogni Comune possono adattare in base alle esigenze dei propri piani regolatori.
Le situazioni in cui è possibile incorrere durante la costruzione di una piscina interrata per uso residenziale sono quattro:
- la piscina è pertinenziale all’abitazione e il suo ingombro è minore del 20% del volume dell’edificio;
- la piscina non è pertinenziale ad un altro immobile;
- la piscina ha un volume superiore al 20% dell’edificio di pertinenza;
- esistono vincoli paesaggistici sul terreno su cui si vuole installare la piscina.
Nel primo caso, la procedura da seguire è quella della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) che sostituisce gradualmente la DIA (Dichiarazione di Inizio Attività): i lavori possono iniziare l’indomani della presentazione della domanda, ma il Comune si riserva una finestra di 30 gg in cui può intervenire per verificare e richiedere documentazione ulteriore. Negli altri casi, la procedura da seguire è quella del Permesso di Costruire che prevede il rilascio di un nullaosta e una tempistica più lunga (dai 60gg ai 120gg a seconda delle dimensioni del Comune).
Una volta ottenuto il permesso, i tempi di realizzazione di una piscina interrata sono più brevi di quanto immagini: sai che bastano 3 settimane per vedere il tuo sogno diventare realtà?
Contattaci per richiedere il nostro catologo di piscine interrate!